
È buono fino in fondo
il bicchiere che disseta
e il pane delle meraviglie
che sfama d’esser vivi.
Sgranano i giorni le dita del sole
uguali, fino al dolore,
che le inceppa di vacuità
infinita.
Poi riarde il ceppo
che scalda nuove tessiture
al bene del mondo.
Siamo qui per questo
per inalberare
vessilli ridenti
al vento d’essere.
Lucia Gaddo Zanovello, Vele al Venda.